Security by Design: i vantaggi del cambiamento culturale
Come abbiamo visto nell’articolo precedente “Secure by design”, secure-by-design è un principio ingegneristico che integra la sicurezza come elemento fondamentale lungo tutto il ciclo di vita dello sviluppo software. Dalle fasi iniziali di pianificazione e progettazione fino al collaudo e alla distribuzione.
In questo articolo, spieghiamo perché è necessario fare un cambio culturale per poter applicare l’approccio Security by Design e quali sono i vantaggi che ne conseguono.
Il cambio di paradigma
L’adozione dell’approccio Security by Design richiede un cambiamento culturale all’interno delle organizzazioni, che va oltre gli aspetti tecnici. Tutti, dai dirigenti agli sviluppatori, devono comprendere che la sicurezza non è un passaggio finale o una qualità da verificare dopo lo sviluppo, ma un requisito fondamentale di ogni fase dello sviluppo. Richiede una collaborazione stretta tra team di sviluppo e di sicurezza sin dall’inizio, per garantire che le scelte architetturali e di codifica tengano conto delle minacce fin da subito.
Nel concreto, esistono pratiche per integrare la sicurezza fin dalle prime fasi di ideazione del software. Di seguito parliamo di Threat Modeling e degli strumenti di Application Security Testing.
Threat Modeling per un’architettura resistente alle minacce
Un pilastro del Security by Design è la modellazione delle minacce (Threat Modeling). Durante la fase di progettazione, il team valuta le potenziali minacce e mappa i possibili vettori di attacco. Questo permette di costruire un’architettura che non solo risponde alle esigenze funzionali dell’applicazione, ma che è anche progettata per essere resistente alle minacce più comuni, come attacchi SQL injection, cross-site scripting (XSS) e altri exploit.
Gli strumenti di Application Security Testing per rilevare i rischi
Un’altra buona pratica è quella di anticipare e automatizzare scansioni e test della sicurezza eseguendoli nelle pipeline CI/CD. I tool di Application Security Testing vengono integrati nei flussi di sviluppo e rilascio, eseguendo test automatici durante ogni commit e build.
Grazie a strumenti di Static Application Security Testing (SAST) e Dynamic Application Security Testing (DAST), le vulnerabilità vengono rilevate e affrontate senza interrompere il flusso di lavoro. Le pipeline DevOps diventano così anche pipeline di sicurezza, dove ogni rilascio viene esaminato non solo per la qualità del codice, ma anche per la sua robustezza contro le minacce.
Questo consente di creare un ciclo continuo di miglioramento, dove ogni feedback sulla sicurezza viene integrato nelle fasi successive. Ma Security by Design non si ferma qui: l’implementazione di monitoraggio continuo è essenziale.
Monitoraggio continuo per un’applicazione in sicurezza
Una volta che l’applicazione è in produzione, la sua sicurezza viene costantemente monitorata con strumenti di logging avanzati e di analisi in tempo reale. In questo modo, eventuali comportamenti anomali vengono rilevati immediatamente, e le vulnerabilità emergenti possono essere affrontate tempestivamente con patch rilasciate attraverso le stesse pipeline CI/CD.
Questo approccio non solo riduce drasticamente i tempi di esposizione alle minacce, ma permette anche di gestire il rischio in modo dinamico, mantenendo l’applicazione aggiornata e conforme alle normative in evoluzione, come GDPR e PCI-DSS. La conformità non è più un fardello che rallenta lo sviluppo, ma diventa un obiettivo raggiungibile attraverso l’automazione delle policy e delle verifiche.
I vantaggi del Security by Design
Grazie all’integrazione della sicurezza fin dall’inizio e all’automazione di processi critici, le aziende possono proteggere i loro asset digitali con un approccio proattivo e fluido, evitando di dover correre ai ripari in caso di attacco o violazione.
Il vantaggio più grande dell’approccio Security by Design è che le organizzazioni possono costruire applicazioni più sicure, senza compromettere la velocità o l’agilità.
Le 6 aree dei benefici della Security by Design
Analizzando i vari benefici, possiamo raggrupparli in sei aree:
- Riduzione delle vulnerabilità: Integrare la sicurezza fin dalle prime fasi dello sviluppo riduce il rischio di falle e attacchi, prevenendo vulnerabilità prima che raggiungano la produzione.
- Minori costi di correzione: Risolvere problemi di sicurezza nelle prime fasi di sviluppo è significativamente meno costoso rispetto alla gestione di patch e correzioni post-rilascio.
- Conformità normativa: Garantisce che i sistemi e le applicazioni rispettino fin dall’inizio normative e standard di sicurezza, come ad esempio GDPR, ISO 27001 e PCI-DSS.
- Migliore resilienza complessiva: Un’architettura progettata con la sicurezza al centro rende il sistema più resistente agli attacchi, riducendo il rischio di compromissioni.
- Maggiore fiducia dei clienti: Integrare la sicurezza come parte integrante del design aumenta la fiducia degli utenti finali e degli stakeholder, migliorando la reputazione aziendale.
- Efficienza operativa: L’approccio proattivo consente di evitare ritardi dovuti alla scoperta tardiva di vulnerabilità, migliorando l’efficienza dello sviluppo e del rilascio del prodotto.
Integrare la sicurezza per un’applicazione sicura
In sintesi, con una sicurezza automatizzata e integrata in ogni fase del ciclo di vita, le organizzazioni possono affrontare il crescente panorama delle minacce informatiche con maggiore fiducia, riducendo al minimo i rischi e garantendo che la sicurezza non sia mai un ripensamento, ma un pilastro centrale del processo di sviluppo.
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